Cosa vedere a Sorrento in un giorno | Itabus | Itinerario Sorrento a piedi
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Cosa vedere a Sorrento in un giorno

Dedica un giorno alla visita di Sorrento, una delle perle della Campania che ti regalerà viste mozzafiato e un'atmosfera unica. Segui questo itinerario per non perdere le maggiori attrattive.

Sorrento, con il suo patrimonio storico, culturale e paesaggistico, rappresenta una tappa imperdibile per chi visita la Campania. Arroccata su una terrazza di tufo a picco sul mare, questa cittadina offre panorami spettacolari sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio. 

Se hai solo un giorno a disposizione per visitare Sorrento, segui questa guida e potrai assaporare l'autentica esperienza di scoprire una gemma unica nel suo genere, affidati a Itabus per arrivare qui comodamente in pullman.


Cosa visitare nel centro storico di Sorrento a piedi


Itinerario Sorrento


Anche se idealmente Sorrento meriterebbe più di un giorno per essere esplorata completamente, con una buona pianificazione è possibile vivere un'esperienza ricca e soddisfacente anche in 24 ore. 

Il segreto sta nell'organizzare l'itinerario in modo strategico, puntando sulle attrazioni imperdibili senza trascurare quei piccoli dettagli che rendono speciale l'atmosfera sorrentina.


Prima di iniziare il nostro itinerario, è importante sottolineare che Sorrento è una città relativamente piccola e gran parte delle attrazioni principali sono raggiungibili a piedi. Questo la rende perfetta per una visita di un giorno, permettendoti di immergerti completamente nell'atmosfera locale.

Il nostro itinerario inizia da Piazza Tasso, il cuore pulsante di Sorrento. Questa piazza, dedicata al poeta Torquato Tasso nato proprio qui nel 1544, è il punto di ritrovo della vita cittadina e un ottimo punto di partenza per la tua esplorazione.

Qui puoi vedere la statua di Sant'Antonino, patrono della città,

lo scenografico Vallone dei Mulini, un'antica valle con mulini ad acqua visibile da un lato della piazza, e il Palazzo Correale, villa settecentesca oggi sede di un museo che raccoglie una preziosa collezione di arte napoletana dal XVI al XIX secolo.


Il museo merita assolutamente una visita, poiché all'interno troverai: dipinti di artisti napoletani e internazionali, porcellane finissime di Capodimonte e Sèvres, mobili d'epoca e oggetti decorativi, una sezione archeologica con reperti di epoca romana e un belvedere che offre una vista spettacolare sul golfo.


Posti belli a Sorrento


Dopo la visita al museo, è il momento di immergersi nel dedalo di vicoli del centro storico. Sorrento conserva ancora l'antico impianto urbanistico romano, con strade principali (decumani) che si intersecano con vicoli più stretti (cardini).


Il percorso ideale include Via San Cesareo, il "decumano massimo" di Sorrento e principale arteria commerciale del centro storico e il Sedil Dominova, simbolo della storia del popolo sorrentino.


Via San Cesareo è fiancheggiata da negozi di artigianato locale, botteghe di limoncello e piccoli ristoranti. Non perdere l'occasione di assaggiare qualche campione gratuito di limoncello offerto dai negozianti!


Il Sedil Dominova è un antico palazzo monumentale del XIV secolo che è stato sede delle riunioni dei nobili della città fino al 1877, quando divenne sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso, come ricorda un'epigrafe posta al suo interno.

Nel XVIII secolo gli interni vennero affrescati ed è l’unica testimonianza rimasta in tutta la Campania degli antichi sedili nobiliari, rimasto pressoché inalterato nella sua struttura.


Palazzo Sedil Dominova


Quali chiese vedere a Sorrento


Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo

Nel cuore del centro storico sorge la Cattedrale di Sorrento, dedicata ai Santi Filippo e Giacomo. L'edificio attuale è frutto di numerosi rimaneggiamenti nel corso dei secoli, con una facciata in stile neoclassico che risale al XIX secolo.

Varcando la soglia, l'interno a tre navate ti sorprenderà per la ricchezza di opere d'arte. I soffitti sono decorati con affreschi settecenteschi di Giovanni Battista Lama, mentre le cappelle laterali ospitano dipinti di artisti della scuola napoletana.


La Cattedrale rappresenta il centro spirituale della vita cittadina e durante le festività religiose diventa protagonista di processioni e celebrazioni tradizionali che coinvolgono l'intera comunità.


Chiesa del Patrono di Sorrento


La Basilica di Sant'Antonino è dedicata al patrono di Sorrento ed è uno degli edifici religiosi più importanti della città. Costruita nel XI secolo sopra un tempio pagano dedicato a Diana, è stata più volte restaurata, acquisendo nel corso dei secoli elementi barocchi che si fondono con la struttura originaria.


La facciata, sobria ed elegante, introduce ad un interno a tre navate separata da colonne in granito di epoca romana. Ma il vero tesoro della basilica si trova nella cripta: qui sono conservate le reliquie di Sant'Antonino, monaco benedettino vissuto nel VII secolo che divenne protettore della città.


Le pareti della cripta sono letteralmente tappezzate di ex-voto, principalmente in argento, donati dai fedeli nel corso dei secoli. Questi oggetti, spesso a forma di parti anatomiche o di piccole barche, testimoniano le grazie ricevute e il profondo legame tra Sorrento e il suo patrono, particolarmente venerato come protettore dei marinai e dei pescatori.

Una curiosità che non tutti conoscono: ai lati dell'altare maggiore sono esposte due enormi costole di balena, secondo la tradizione appartenenti al cetaceo che il santo avrebbe domato per salvare un bambino inghiottito dal mare durante una tempesta.


Chiesa di San Francesco Sorrento


Il Chiostro di San Francesco rappresenta uno dei gioielli architettonici più preziosi di Sorrento. Costruito nel XIV secolo, questo spazio incantato unisce elementi di diversi stili: archi a tutto sesto di influenza araba si alternano a colonne di epoca romana di recupero, creando un'armonia architettonica unica.


Il porticato, con le sue 44 arcate, circonda un giardino curato dove troneggia un imponente albero di glicine secolare. Durante la primavera, i suoi fiori lilla creano una scenografica copertura naturale, rendendo questo luogo ancora più magico. Le pareti del chiostro sono decorate con lapidi funerarie e stemmi nobiliari che testimoniano la storia secolare di Sorrento.

Adiacente al chiostro si trova la Chiesa di San Francesco, con la sua facciata semplice che nasconde un interno ricco di opere d'arte, tra cui un pregevole altare barocco. La location è talmente suggestiva che in estate diventa la cornice ideale per concerti di musica classica e cerimonie nuziali.


Se hai la fortuna di trovarti qui durante il tramonto, la luce che filtra attraverso le arcate crea un'atmosfera quasi mistica, perfetta per scattare fotografie memorabili.


Il borgo marinaro di Marina Grande a Sorrento


Borgo Marina Grande


Per proseguire l'itinerario nel pomeriggio, dirigiti verso Marina Grande, l'antico borgo di pescatori che ha conservato il suo fascino autentico nonostante il turismo. 

Per raggiungerla, scendi dalla via Marina Piccola attraverso una scalinata panoramica che ti offrirà splendide viste sul golfo.


Marina Grande è caratterizzata da casette colorate, barche di pescatori e un'atmosfera rilassata che contrasta con il centro più turistico. Questo è il luogo ideale per scattare fotografie suggestive e per godere di momenti di tranquillità osservando il mare.


Passeggia lungo il piccolo lungomare, ammirando le barche tradizionali e, se la stagione lo permette, potresti anche concederti un bagno rinfrescante nelle acque cristalline della piccola spiaggia.

La baia di Marina Grande offre inoltre una vista spettacolare sul Vesuvio nelle giornate limpide.


Vallone dei Mulini


Vallone dei Mulini di Sorrento


Ti consigliamo di dedicare un po' di tempo anche al suggestivo Vallone dei Mulini, una delle attrazioni più particolari e fotografate di Sorrento. Questo profondo burrone, visibile da Piazza Tasso attraverso una piccola terrazza panoramica, rappresenta una straordinaria fusione tra storia e natura.


Il Vallone dei Mulini deve il suo nome agli antichi mulini ad acqua che vi furono costruiti nel corso dei secoli, sfruttando la forza del torrente che scorreva sul fondo della gola. Risalenti principalmente al periodo tra il XIII e il XX secolo, questi mulini servivano per la macinazione del grano e la produzione di pasta. Oltre ai mulini, nel vallone sorgeva anche un'antica segheria, utilizzata per tagliare le tavole di legno necessarie alla locale industria dell'intarsio.


Ciò che rende questo luogo davvero unico è il microclima particolare che si è creato nella gola dopo il suo abbandono negli anni '40 del secolo scorso, quando la costruzione di Piazza Tasso isolò il vallone dal mare. L'umidità all'80% e la poca luce solare hanno favorito lo sviluppo di una vegetazione rigogliosa e quasi selvaggia, con felci rare e piante tipiche di ambienti umidi che hanno letteralmente inghiottito le antiche strutture.


Oggi il Vallone dei Mulini rappresenta un affascinante esempio di come la natura si riappropri degli spazi abbandonati dall'uomo, creando un paesaggio quasi fiabesco che sembra uscito da un romanzo. Non è possibile scendere all'interno del vallone (l'accesso è vietato per ragioni di sicurezza), ma la vista dall'alto è sufficientemente suggestiva per comprendere la magia di questo luogo sospeso nel tempo.


Per avere una visuale migliore, ti consigliamo di affacciarti dalla balconata su Via Luigi De Maio, da dove potrai ammirare l'intero vallone con la sua rigogliosa vegetazione e i resti dei mulini che emergono tra il verde.


Sorrento, la terra delle sirene


Sorrento è nota anche come la “terra delle sirene” per via di un'antica leggenda. Sirentum era il nome di una ragazza nata dall’unione di un contadino del luogo e una delle tre sirene figlie di Acheloo. Questa fanciulla incontrò a Marina Grande proprio la famosa sirena Partenope, che le predisse un futuro da regina. E così fu: Sirentum sposò infatti il principe della famiglia Durazzo.

Nel 1588, a causa dell'invasione saracena, furono catturati alcuni prigionieri, tra cui Sirentum. Gli abitanti della città donarono tutto quello che avevano ai Saraceni, per avere indietro la bella Sirentum. Alla fine, per omaggiarla, decisero di chiamare la città con il suo nome.


Le specialità gastronomiche da provare a Sorrento


Cosa mangiare a Sorrento


Gnocchi alla sorrentina: un classico intramontabile della cucina campana, con gnocchi di patate conditi con salsa di pomodoro, mozzarella filante e basilico fresco.


Caponata sorrentina: un'insalata fresca con pomodori, mozzarella, olive, capperi e fette di pane raffermo.


Pesce fresco: se ami il pesce, Sorrento offre ottimi piatti a base di prodotti del giorno, come il pesce all'acqua pazza (pesce cotto in un brodo leggero con pomodorini e prezzemolo) o il pesce alla griglia con limone di Sorrento.


Impepata di cozze: cozze cotte con abbondante pepe nero, prezzemolo e limone.


Delizia al limone: per dessert, non perdere questo dolce tipico, una soffice cupola di pan di Spagna farcita con crema al limone.


Quando andare a Sorrento


Sorrento è una meta turistica che può essere visitata durante tutto l'anno, ma a seconda della stagione troverai atmosfere diverse:


Primavera (aprile-giugno): periodo ideale con temperature piacevoli, natura in fiore e meno turisti rispetto all'estate.


Estate (luglio-agosto): alta stagione, con temperature calde, mare balneabile ma anche prezzi più alti e maggiore affollamento.


Autunno (settembre-ottobre): clima ancora mite, meno turisti e prezzi più contenuti.


Inverno (novembre-marzo): bassa stagione, con alcune attività turistiche chiuse, ma un'atmosfera più autentica e tranquilla.


Sorrento è una di quelle destinazioni che ti entra nel cuore: i colori intensi del mare, il profumo inebriante dei limoni, il calore dell'accoglienza locale e la bellezza senza tempo del paesaggio creano un'esperienza sensoriale completa, che lascia un segno profondo anche dopo una sola giornata di visita.

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